Autodichiarazione per gli spostamenti

L'art. 1, comma 1, lett. a) del D.P.C.M. 26.04.2020 consente, in via generale e ora in ambito regionale, gli spostamenti motivati per comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.

In tale ambito il provvedimento innova la precedente normativa prevedendo espressamente che si considerano necessari, e come tali giustificati, gli spostamenti per incontrare congiunti purchè venga rispettato il divieto di assembramento e il distanziamento interpersonale di almeno un metro e vengano utilizzate protezioni delle vie respiratorie.

I "congiunti" cui fa riferimento il Dpcm sulla fase 2 comprendono: «I coniugi, i partner conviventi, i partner delle unioni civili, le persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)». Lo si legge in una Faq pubblicata sul sito del governo, che dà un’interpretazione del testo del Dpcm.

Gli amici non rientrano tra gli "stabili legami affettivi" che giustificano gli spostamenti dal 4 maggio.