Festival della Vita all'Aria Aperta - approfondimenti
Logo del Festival
Il logo scelto per questa prima edizione del Festival della Vita all'Aria Aperta rappresenta l'Orchidea, il cui nome deriva da Orchis, di origine greca (usato da Plinio il Vecchio all'inizio dell'era cristiana). La maggior parte delle orchidee spontanee cresce un po' ovunque, lungo i sentieri, nei prati e nei pascoli, nelle torbiere di montagna, nei boschi di latifoglie e di conifere, su terreni calcarei o debolmente acidi. Come scrive l'osservatore naturalistico Francesco Matera, che potremo ascoltare giovedì 25 maggio in sala consiliare, "di queste straordinarie fioriture stupiscono le migrazioni, le impollinazioni, la germinazione, la colorazione, gli incroci, le evoluzioni e gli adattamenti all'ambiente... I fiori delle orchidee sono riuniti in infiorescenze a spiga o a grappolo; ogni fiore è costituito da sei elementi chiamati tepali con funzioni di richiamo per gli insetti impollinatori o protettivi per l'apparato riproduttivo. Le orchidee presentano spesso colorazioni diverse anche nella stessa specie: ciò è dovuto alla maggiore o minore concentrazione dei pigmenti del colore; quando questi mancano, avviene il fenomeno dell'albinismo con esemplari parzialmente o totalmente bianchi...". Per questi e altri motivi (che scopriremo nel corso della settimana, e non mancheranno le sorprese!) è stata scelta l'Orchidea come simbolo del Festival della Vita all'Aria Aperta, pianta che cresce e fiorisce anche nel nostro bel paese di Monteviale!!!
Menu' “Profumi e Colori di Primavera”
Per il Festival della Vita all'Aria Aperta, alcuni ristoratori nel nostro paese hanno aderito alla proposta degli organizzatori di "portare in tavola" un menù a tema: "Profumi e Colori di Primavera". In particolare proporranno un menù che valorizzerà i "carletti", quell`erbetta primaverile che la nostra lingua nazionale chiama strigolo. Il suo nome botanico è invece Silene vulgaris: il nome strigoli deriva dal fatto che quando vengono stretti tra le dita, i fusti di questa pianta emettono un particolare stridio, rumore prodotto dall’attrito dello sfregamento delle parti vegetali della pianta. Botanicamente, la silene vulgaris è un’erba appartenente alla famiglia delle Cariofillacee, si tratta quindi di un’erba perenne. E’ considerata tra le migliori erbe commestibili, ma solo prima della fioritura (è per questo che va raccolta entro la primavera). Le foglie si mangiano sia crude, sia cotte proprio come si farebbe con gli spinaci. E` ottima in cucina per la preparazione di risotti, minestre e ripieni di ravioli e cannelloni o in frittate. Hanno un sapore dolce e delicato tanto che si possono usare in qualsiasi ricetta in sostituzione degli spinaci o delle verdure dal sapore più dolce. Un ringraziamento particolare va ai ristoratori che hanno accettato questa "avventura": l'Agriturismo Barco Menti, il ristorante Sotto Il Monte, la Trattoria Baruffato Danilo e la Trattoria Marini, che naturalmente vi aspettano, da sabato 20 maggio a domenica 28 maggio, per assaggiare questo speciale menù a tema "carletti".
Torneo di calcio “Le miniere nel Pallone”
Sabato 20 e sabato 27 maggio l'Associazione Calcio Monteviale organizza, all'interno del Festival della Vita all'Aria Aperta, un torneo di calcio per diverse età: sabato 20 saranno coinvolti i "pulcini", con il triangolare previsto tra Monteviale, Maddalene e Dueville (inizio ore 15.00 con Monteviale-Maddalene, a seguire partite di '45 tra Dueville e perdente e infine alle 16.30 ultima sfida tra Dueville e la vincente della prima partita) mentre sabato 27 maggio saranno protagonisti i più piccoli, con in contemporanea i Primi Calci e i Piccoli Amici (annate 2008-2009-2010) del Monteviale, Maddalena, Alte e Trissino che ci faranno sicuramente sognare e divertire dalle 15.00 alle 19.00. Il torneo ha uno slogan molto stimolante per chi conosce bene le vicende di Monteviale, ovvero "Le miniere nel Pallone". Non tutti sanno infatti che nel nostro paese una risorsa importante erano proprio le miniere, in particolare di lignite e di carbone, con molti fossili del periodo in cui il mare ricopriva questa terre. Nel 2006 è uscita una pubblicazione molto interessante (reperibile gratuitamente presso il Municipio) di Paolo Mietto, "La geologia di Monteviale e le miniere di lignite", scrittore e docente presso il Dipartimento di Geologia dell'Università degli studi di Padova, che cosi scriveva nella sua presentazione: "E' sull'onda dei ricordi che mi sono accinto a stendere queste note sulla geologia del territorio di Monteviale e sulle sue miniere di lignite. Nella grande cava di pietra che s'incontra salendo da Vicenza a Monteviale ho raccolto, dodicenne, i miei primi fossili, aprendo cosi la strada a quella passione che mi avrebbe poi portato a scegliere la geologia e la ricerca scientifica come attività professionale per almeno 150 anni si è estratta la lignite a Monteviale, fino al 1952, quando l'attività estrattiva è cessata del tutto, più per ragioni economiche che per l'esaurimento del giacimento, che non rendevano più remunerativa l'attività estrattiva. Le miniere di lignite di Monteviale sono ricordate, oltre che dal punto di vista estrattivo, anche e soprattutto per la straordinaria quantità e qualità dei fossili contenuti nel carbone, che alla domenica i minatori portavano in piazza per venderli al miglior offerente. In questo modo, tramite i suoi fossili, Monteviale ha raggiunto una notorietà...". Nel ricordo di una esperienza straordinaria e cosi concreta, grazie all'Associazione Calcio (e alle associazioni Aido, Team for Children e Pro Loco che collaborano nella giornata con modalità diverse), sicuramente questi pomeriggi di tornei saranno di grande gioco, amicizia e fraternità: insomma, davvero momenti speciali per i bambini e ragazzi (e anche per i loro genitori...)!
Visita alla fattoria didattica
All'interno del Festival della Vita all'Aria Aperta, viene proposto un pomeriggio davvero straordinario per i bambini in fattoria, a Monteviale! Grazie alla collaborazione della famiglia Menti (che gestisce il vicino agriturismo Barco Menti), sarà possibile visitare la loro fattoria per imparare come vivono gli animali e divertirsi in un laboratorio di cucina. Aspettiamo le vostre prenotazioni (festivalmonteviale@gmail.com o 366 6872083): iniziativa gratuita e fortemente consigliata per bambini, ragazzi e famiglie!
Passeggiata letteraria
Lunedì 22 maggio sarà una serata davvero speciale a Monteviale: viene infatti proposta una passeggiata letteraria, una semplice esperienza di cammino (accessibile a tutti, per lo più su strada asfaltata) interrotta, di tanto in tanto, dalla lettura di testi letterari noti e meno noti, proposti da alcuni giovani. Abbinando cosi la bellezza degli scorci di Monteviale, all'ascolto di brani di generi letterari diversi, sarà possibile gustarsi la poetica luce serale del tramonto. Luoghi, simboli, paesaggio saranno i protagonisti di questo breve, ma significativo, cammino "recitato". Ritrovo ore 19.30 al piazzale della Chiesa di Monteviale: vi aspettiamo!
Murales artistico
Sono iniziati oggi i lavori di preparazione del muro esterno adiacente la scuola dell'infanzia, dove l'artista Claudio Brigo realizzerà, da lunedì prossimo, un Murales artistico. Di professione designer modellista orafo, Brigo è un pittore vicentino, curioso, sperimentale e originale. Mai stanco di cercare nuove forme espressive, usa qualunque materiale possa essere utile al suo disegno mentale per il raggiungimento del fine che si prefigge. Utilizza indistintamente il figurativo e l'astratto per realizzare sulle tele la sua fantasia creativa, propria di quegli artisti che dipingono non tanto quello che vedono, ma quello che sentono. Talvolta i tratti sfociano in quel segno grafico che è tipico della street art. Brigo realizzerà il murale, all'interno del Festival della Vita all'Aria Aperta, da lunedì a venerdì, dalle 09.00 alle 12.00.
Esercitazione della Protezione Civile
Grande attesa per l'esercitazione della Protezione Civile di Costabissara e dell'Unità Cinofila "I Falki" di Quinto Vicentino. Domenica mattina 21 maggio, dalle ore 09.00 fino alle 13.00, il Piazzale del Comune si trasformerà in un tipico capo base della Protezione Civile, da dove sarà possibile assistere agli spostamenti delle varie squadre, impegnate nelle varie esercitazioni. Verranno effettuate due esercitazioni di ricerca di persone scomparse, una presso il campo base, l'altra scendendo da Via Gallo fino alla zona Vegrolongo.
Il gruppo “I FALKI” di Quinto Vicentino (VI) è un’Associazione di Volontariato di Protezione Civile specializzata proprio nella preparazione di unità cinofile per interventi di ricerca di persone disperse in superficie.
Attiva sul territorio dal 1994, ha preparato nel corso degli anni decine di unità cinofile che si sono contraddistinte per capacità e coraggio in numerose operazioni di ricerca e soccorso.
L’Associazione è oggi costituita da 18 volontari che mettono a disposizione la propria competenza e passione per le attività cinofile nonché la capacità operativa propria e del proprio cane per la ricerca e il soccorso di persone scomparse in superficie, nell’ambito di interventi coordinati attraverso l’Associazione e le Autorità di Protezione Civile o delle Forze dell’Ordine. Le U.C. (Unità Cinofile) sono chiamate ad intervenire quando si verificano situazioni di scomparsa o mancato rientro di una o più persone nei tempi previsti (può capitare, ad esempio, che qualche persona si allontani dal sentiero e non riesca più a tornare o che venga colpita da un malore improvviso durante una passeggiata) e per le quali è necessario intervenire in modo tempestivo ed efficace con cani da ricerca.
Una volta allertate dalle Autorità competenti, compito delle U.C. è quello di perlustrare e bonificare l’area loro assegnata. Il cane ha un fiuto superiore a quello dell’uomo: facendogli annusare un indumento della persona scomparsa per qualche istante, ne memorizza l’odore. È la sua “traccia” ed è in grado di percepirla a chilometri di distanza. Con la ricerca si utilizza il naso del cane per localizzare l’odore del disperso.
L'incredibile efficienza del fiuto dei cani è uno dei motivi che rendono questi animali straordinari collaboratori laddove sono richiesti interventi rapidi per salvare delle vite umane. L’Associazione si occupa dell’addestramento del cane e del suo conduttore al fine di ottenere una unità cinofila affidabile in ogni situazione. Un team capace di lavorare in qualsiasi ambiente senza distrazioni, capace di superare ogni ostacolo per il ritrovamento della persona scomparsa.
L’addestramento ha lo scopo di permettere al binomio uomo-cane di essere in perfetta sintonia in modo da costituire un’unità operativa efficiente. Le due componenti della U.C. imparano a comunicare tra loro, a capirsi e a collaborare attivamente per le operazioni di ricerca. La loro intesa diventa ogni giorno più forte: il cane riconosce nel proprio conduttore la sua guida, mentre il conduttore impara ad avere fiducia nel fiuto del suo cane.
Durante la ricerca il cane si affida alle indicazioni che via via gli vengono impartite dal suo conduttore riguardo la zona da perlustrare. Il conduttore poi deve capire e interpretare, di volta in volta, i segnali del proprio cane per coadiuvarlo efficacemente nella ricerca.
L’unità cinofila è il frutto dell’impegno quotidiano e dell’affiatamento costruito con perseveranza e dedizione in tanti anni di lavoro. È la collaborazione tra uomo e cane, uniti per la vita, uniti per soccorrere. E domenica potremo ammirare, dal vivo, questo binomio straordinario e questa generosa dedizione al servizio per gli altri. Vi aspettiamo!
Visita guidata in Villa Loschi Zileri Motterle
Sabato 20 maggio il Festival offre un'opportunità davvero interessante: entrare in Villa Loschi Zileri Motterle e visitarne il complesso, affreschi del Tiepolo compresi. Dalle 15.30 ci sarà la possibilità di inserirsi in un turno di visita guidata, gratuitamente, che verrà replicato alle 16.30 e alle 17.30. L'entrata è dalla parte del parcheggio fronte Ristorante "L'Arciere": le adesioni si raccolgono sul momento. L'occasione è davvero ghiotta e quasi unica: Villa Loschi Zileri Motterle è infatti un complesso storico monumentale situato nella campagna del Biron nelle vicinanze del centro abitato di Vicenza, tutt’oggi inserito in un vasto parco a sua volta fortunatamente ancora circondato da un’estesa area di campagna. Il salone d’onore dell’edificio padronale è decorato da un ciclo di affreschi realizzato da Giambattista Tiepolo agli inizi del Settecento. Questi affreschi ammirati per la lucentezza dei colori e l’eleganza delle figure allegoriche rappresentate, sono ritenuti di particolare valore dagli studiosi anche per il loro eccezionale stato di conservazione e la qualità di esecuzione che ne fanno un testo unico su cui poter studiare oggi la tecnica pittorica di Tiepolo. Allo stesso modo con ragionamento analogo, anche l’insieme costituito dal parco storico e del contesto agrario in cui il complesso della villa è inserito può essere considerato un documento di grande valore, significativo per il suo stato di conservazione e per la qualità di testimonianza storica.
Alle porte della città di Vicenza si mantiene ancora oggi intatta una porzione di campagna per nulla o scarsamente urbanizzata, in cui l’antico assetto del territorio è ancora oggi pressoché perfettamente conservato permettendo così di leggere gli interventi stratificatisi nel corso dei secoli. L’estensione dell’area corrisponde in buona misura con quella che era un tempo era la tenuta agraria che fino a tempi recentissimi, gli anni Settanta del Novecento, ha fatto capo sempre compatta sotto un unico proprietario, a villa Loschi Zileri Motterle. Per questo motivo si sono verificate le condizioni favorevoli per il mantenimento di una rara integrità dell’intero sistema facente capo ad una villa, attribuendo a tale territorio un valore particolare per lo studio della civiltà della villa veneta.
La storia di villa Loschi Zileri Motterle ha origine diversi secoli fa, nel 1436 quando, come testimoniato dall’atto di permuta ancora oggi conservato, i Loschi una delle più antiche e potenti tra le famiglie nobili di Vicenza, entrarono in possesso di un’ampia porzione di campagna prima di proprietà dei monaci di San Felice, ad ovest di Vicenza al tempo costituita da terreni incolti paludosi o ricoperti di boschi. Nel corso dei secoli la famiglia Loschi con ingegno industrioso si è adoperata per la bonifica e la messa a coltura di queste terre, rendendole una delle più floride e ben coltivate del Veneto, anticipando con lungimiranza di diversi decenni la dedizione alla “santa agricoltura” che a partire dal cinquecento ha caratterizzato tutto l’entroterra della Repubblica di Venezia e portato all’edificazione delle ville patrizie. La rete di canali, di scoli delle acque, tra i quali anche il sovrappasso di un corso d’acqua sull’altro con una struttura ad acquedotto sopraelevato, che vediamo ancora oggi perfettamente funzionali, il disegno di partizione dei campi fino anche alla viabilità della zona, sono il risultato di questo storico intervento.
Lo sviluppo e il successo dell’attività agraria hanno determinato anche la crescita del complesso edilizio della villa, riferimento e centro dell’intero territorio, la quale nel tempo ha assunto dimensioni sempre più importanti e a partire dalla fine del Seicento anche aspetto e funzione di rappresentanza, con l’intervento di diversi architetti e artisti chiamati dai nobili proprietari, tra cui agli inizia del Settecento Francesco Muttoni e Giambattista Tiepolo. Le iniziative edilizie riguardarono anche la campagna circostante, con la costruzione di alcuni importanti edifici colonici destinati ai mezzadri, realizzati anche in epoca antecedente la metà del XVII secolo, come testimoniato da alcune mappe storiche, e con edifici a destinazione più nobile come ad esempio la quattrocentesca villa Loschi Zileri alle Cattane, o lo storico insediamento alle pendici del monte Crocetta che si affaccia proprio sulla pianura del Biron. Per la lettura e comprensione del complesso storico monumentale di villa Loschi Zileri Motterle si deve dunque tener presente anche l’insieme di questi insediamenti di cui sono completamento e parte integrante.
Il parco monumentale che circonda la villa, definito a metà Ottocento sulla base di un progetto dell’architetto milanese Balzaretti, rispecchia i canoni del gusto romantico del giardino all’inglese. L’intervento ottocentesco si è spinto oltre le mura della villa andando ad interessare vaste porzioni di campagna con la piantumazione di alberi monumentali, per creare gradevoli coni ottici di visuale e per dare l’idea di una prosecuzione in lontananza del parco sino al fondale dei colli Berici. Buona parte di questi esemplari è ancora oggi visibile e costituisce un elemento caratterizzante il paesaggio del luogo, oltre ad essere testimonianza culturale e storica.
La villa, il territorio circostante con il suo tessuto agrario e gli edifici storici satelliti costituiscono dunque un tutt’uno indivisibile che va studiato come un unico e complesso sistema, stretto da forti legami di reciproca relazione ed influenza, in un insieme di grande valenza culturale.
La presenza del parco di villa Loschi Zileri Motterle, esteso in parte in pianura in parte in rilievo sul colle San Giorgio e l’integrità della campagna circostante collegata in contiguità con le alture di Creazzo verso Sud e di Monte Crocetta, sono una condizione particolarmente favorevole per il costituirsi di un’oasi di eccezionale ricchezza botanico naturalistica e faunistica. All’interno del parco e anche oltre, diversi sono gli esemplari classificati come piante monumentali nazionali o per età o per circonferenza del fusto o per altezza e dimensione della chioma. Sia le aree pianeggianti sia quelle in rilievo, soprattutto nei sottoboschi e lungo le storiche canalizzazioni delle acque, inoltre, presentano una interessante ricchezza di specie floristico erbacee, alcune delle quali particolarmente importanti per rarità o in quanto specie indicatrici dell’assetto naturale passato. Dal punto di vista faunistico, tutta questa zona è diventata habitat ideale per molte specie selvatiche, tra cui alcune oggi rare da avvistare nella pianura veneta. Tutta l’avifauna è molto ricca e comprende anche un gran numero di specie migratorie presenti sia in sosta sia per la nidificazione, segno delle condizioni ambientali particolarmente favorevoli dell’area. L’importanza ambientale del luogo, già di per se stessa assai significativa, diventa ancora di maggior interesse se consideriamo la sua collocazione, che lo vede eccezionalmente vicino al centro abitato della città di Vicenza, con il quale di trova a confinare per una buona parte della sua estensione (testo pubblicato su gentile concessione dell'autrice, Serena Motterle).
Yoga nella natura
Nella settimana del Festival della Vita all'Aria Aperta, tra le varie iniziative proposte segnaliamo "Yoga nella natura", lezioni di yoga aperte a tutti. Lo Yoga è respiro, è movimento, è ascolto nel silenzio. Respirare lo yoga all'aria aperta, muoversi nelle prime ore del mattino con il saluto al sole e soffermarsi ad ascoltare i suoni che ci circondano...questo è lo yoga che lunedì, mercoledì e giovedì si potrà sperimentare assieme nel rinnovato parco di Via delle Primule (dalle 10.30 alle 11.30). Un'ora di aria aperta, un'ora di benessere per rigenerare il corpo e la mente. Il tutto viene proposto dall'associazione Iperuranio, attiva a Monteviale dal 2013. E mercoledì 24 maggio si potrà vivere un grande momento di fascino con una suggestiva lezione di yoga alla luce del tramonto, dalle 20.00 alle 21.00. La partecipazione ai vari appuntamenti è libera, è però consigliata la prenotazione a festivalmonteviale@gmail.com oppure telefonando al numero 366 6872083.
Mostra fotografica orchidee
Nelle stanze del Comune è stata allestita una prestigiosa mostra fotografica, visitabile per tutta la settimana, con alcune foto davvero straordinarie delle più diverse varietà di orchidee. Per visitarla (ovviamente l'entrata è gratuita!) si può accedervi o durante gli orari di apertura al pubblico degli uffici comunali, oppure giovedì sera, in occasione della serata di presentazione de "I sentieri delle orchidee spontanee", ore 21.00, che si svolgerà proprio in sala consiliare.
1° torneo di Green Volley "Palla in Cielo"
Si è svolto domenica pomeriggio, nel "nuovo" parco di Via delle Primule, il 1° torneo di Green Volley "Palla in Cielo". Grazie alla regia dell'All4Volley e al supporto logistico e gastronomico della Pro Loco, il torneo ha avuto un ottimo successo, con una più che buona presenza al parco di famiglie, bambini e ragazzi, che hanno scelto di trascorrere alcune ore assolate in mezzo al verde. Il colpo d'occhio ha gratificato non poco i bravi volontari che nei giorni precedenti si sono dati da fare per sfalciare l'erba, allestire il campo da pallavolo e preparare quanto necessario. Davvero bello vedere i bambini giocare all'ARIA APERTA, incarnando in pieno lo spirito del Festival che stiamo vivendo in questi giorni.
Nordic Walking e corsa in notturna
Martedì 23 maggio e giovedì 25 maggio, il programma del Festival della Vita all'Aria Aperta prevede due uscite sul territorio molto particolari ... martedì è la volta del Nordic Walking, disciplina che non ha bisogno di molte presentazioni, tanto è frequentata e apprezzata ai nostri giorni. Il ritrovo, per chi vuole unirsi agli istruttori e ai volontari che hanno già verificato il percorso in questi giorni, è per le 20.00 dal Piazzale della Chiesa. Per questo appuntamento non si richiedono abilità particolari: chi ovviamente ha le "racchette" le porti, altrimenti per chi ne è sprovvisto sarà anche l'occasione per sperimentarle (gli organizzatori ne mettono a disposizione una trentina di pezzi). Il percorso sarà collinare, ovviamente panoramico, aperto a tutti. Sono consigliati abbigliamento comodo, catarifrangente e pila.
Invece giovedì 25 maggio sarà la volta della CORSA IN NOTTURNA, esperienza affascinante che trae spunto dalla passione di Patrizio Viero, atleta agonista nella categoria Elite delle OCR (Obstacle Course Race). Queste sono corse ad ostacoli nelle quali il partecipante, oltre a correre su terreno sconnesso, deve anche superare diverse sfide fisiche.
Queste competizioni hanno l'obiettivo di portare "a sfinimento mente e corpo" e metterti di fronte ai tuoi limiti per spingerti a superarli. Gli ostacoli includono per esempio: scavalcare muri/pareti, portare oggetti pesanti (spesso in salita), attraversare corsi d'acqua e pozze di fango, strisciare sotto il filo spinato, arrampicarsi sulla corda o maglie di rete, ecc.. Molti ostacoli sono simili a quelli utilizzati nella formazione militare, mentre altri sono unicamente studiati per le corse a ostacoli, e sono impiegati durante tutto il percorso per testare resistenza, forza, velocità e destrezza. In Italia questo sport si pratica dal 2014 e ad oggi esistono la Federazione Italiana, la Nazionale, il Campionato Italiano e moltissime Competizioni indipendenti.
A livello Internazionale è diffusissimo (ha già superato in termini di partecipazione maratone e altre corse podistiche) e ci sono Campionati Mondiali ed Europei (Patrizio parteciperà agli Europei in Olanda il 1 Luglio). La più nota e più globale è sicuramente la Spartan Race. A partire dalla sua passione, Patrizio propone quindi una corsa notturna, ovviamente adattata al livello di tutti i partecipanti (nessuno si spaventi, anzi sarà proprio l'occasione per rilassarsi in modo diversi in mezzo alla natura, sfruttando l'armonia della serata). La partenza è dal Parco di Via delle Primule, quindi si proseguirà per la Costigiola, Bagnara, Frà Mioli, Costigiola e ritorno al punto di partenza. La lunghezza del percorso è di 5,5 chilometri. Sono consigliati abbigliamento comodo, catarifrangente e pila.
Passeggiata letteraria
Ben riuscita la passeggiata letteraria, che stasera ha permesso a tanti montevialesi di scoprire (o riscoprire, con un pizzico di nostalgia per i tempi che furono) luoghi e simboli del nostro paese. Bravi i giovani lettori (perlopiù universitari) Alice Stefani, Silvia Marin, Andrea Mainente, Federica Cecchetto, Pietro Leone Germano, che tra letture di testi noti e meno noti, esecuzioni artistiche col violino, proclamazione di liriche (specie di Bruno Cozza) hanno dato vita ad un percorso letterario inedito ma decisamente apprezzato dai molti partecipanti.
Spettacolo teatrale "La Ballata della Vallata"
All'interno del Festival della Vita all'Aria Aperta, viene proposto, per sabato 27 maggio (ore 21.00 Piazzetta del Comune) lo spettacolo teatrale "La Ballata della Vallata", con attori ragazzi della scuola primaria San Francesco (classe 5C) di Montecchio Maggiore. Verrà raccontata la storia di un gruppo di persone che si aggirano tra la Piazza di Monteviale, dopo la Prima e successivamente dopo la Seconda Guerra Mondiale, discutendo sulla guerra e sui morti che essa procura. La recita sarà tutta in dialetto veneto.
Alla scoperta delle varietà di orchidee spontanee
Giovedì 25 maggio, ore 21.00 in sala consiliare del Comune, il signor Francesco Matera, osservatore naturalistico, ci porterà alla scoperta delle varietà di orchidee spontanee che è possibile ammirare passeggiando tra le colline di Monteviale, tra cui la simpaticissima orchidea scimmietta. La serata è aperta a tutti e ci permetterà di conoscere meglio un aspetto della flora del nostro paese, da molti non conosciuto. Peraltro ricordiamo che nelle sale del Comune, in questi giorni, sono esposte delle straordinarie fotografie di diverse orchidee, e tale mostra è visitabile nel corso degli orari d'apertura al pubblico degli uffici, oppure con l'occasione della serata, giovedì sera (con la fortuna di avere come cicerone proprio l'autore delle foto, lo stesso signor Matera). Vi aspettiamo.
Lezione di Yoga "alle luci del tramonto"
Serata davvero affascinante stasera al Parco in via delle Primule, con la lezione di Yoga "alle luci del tramonto". Grazie a Luisa per la sua guida e ai partecipanti che si sono messi in gioco; le foto allegate (grazie anche a chi ci ha inviato queste belle istantanee) "raccontano" la bellezza dell'esperienza vissuta.
Laboratorio di mosaico per bambini
All'interno del Festival della Vita all'Aria Aperta viene organizzato, dall'Associazione Archeologica Veicetia, un bellissimo laboratorio di mosaico per bambini. L'associazione Archeologica Veicetia (www.veicetia.org) è un'associazione culturale che svolge attività didattiche, conferenze, rievocazione storiche e indagini archeologiche di superficie riguardanti il territorio vicentino.
Il mosaico è una tecnica decorativa con la quale viene riprodotto un determinato disegno per mezzo di frammenti, detti tessere, di diversi materiali che possono essere pietre naturali, marmi, ceramica smaltata o paste vitree colorate. Questa tecnica nasce probabilmente presso i Sumeri nel 2500 a.c. ma è soprattutto caratteristica del mondo greco romano prima e, di quello medievale poi, dove raggiunge il suo massimo splendore.
La partecipazione al laboratorio è libera e gratuita, è consigliata la prenotazione a festivalmonteviale@gmail.com oppure 366 6872083.
Passaggi alla scoperta delle orchidee spontanee
Mettete una serata con un osservatore naturalista appassionato ed esperto come Francesco Matera, la curiosità di conoscere quali sono le orchidee spontanee che crescono a Monteviale, una serie di foto straordinarie...tutto questo è stata la serata tenutasi giovedì scorso 25 maggio in sala consiliare del Comune. Davvero un mondo incredibile, quello delle orchidee: e domenica 28 maggio potremo scoprirle dal vivo, nel corso della passeggiata che chiuderà il Festival (ritrovo ore 09.00 dal Piazzale della Chiesa), percorrendo proprio i sentieri del nostro paese.