Raccolta rifiuti - possibili disagi
A partire dal 15 ottobre con l'entrata in vigore della normativa Green Pass
Si informano i cittadini del possibile verificarsi di disagi nei prossimi giorni (a partire dal 15 ottobre) con l’entrata in vigore dell’obbligo del Green Pass nei luoghi di lavoro.
A comunicarlo è stata la stessa società di servizi Agno Chiampo Ambiente, che si occupa del ciclo integrato dei rifiuti nell'Ovest Vicentino.
I disagi riguarderanno quindi tutti i Comuni seguiti da Agno Chiampo Ambiente.
La stessa dirigenza della società nei giorni scorsi ha sollevato il problema ed ha avvertito i cittadini. In particolare, potrebbero verificarsi disagi nel servizio di raccolta PORTA A PORTA.
Le difficoltà sono determinate dal numero di dipendenti della società non in regola con il Green Pass. Agno Chiampo Ambiente si è comunque impegnata a monitorare la situazione e ad impegnarsi per garantire la continuità del servizio.
Si chiede, in questo particolare momento, la collaborazione dei cittadini.
Sarà opportuno verificare il passaggio degli operatori e, nel caso non avvenisse, di ritirare i rifiuti per riposizionarli all’esterno per il successivo passaggio.
Si riporta la comunicazione di Agno Chiampo Ambiente:
“È uno scenario particolarmente incerto e preoccupante. Temiamo per le conseguenze che potrebbe avere sulla regolarità del servizio”. Non usa mezzi termini il Presidente di Agno Chiampo Ambiente, Alberto Carletti, in merito agli effetti che potrebbe avere, a partire dal 15 ottobre, l’introduzione dell’obbligo del Green pass nei luoghi di lavoro.
“Sia ben chiaro che non sono contrario a questa norma orientata innanzitutto alla tutela della salute pubblica – spiega Carletti -, ma non posso nascondere la preoccupazione di fronte all’eventualità che alcuni addetti rimangano assenti per la mancanza del Green pass e si produca quindi la riduzione della forza lavoro, che causerebbe inevitabilmente grosse difficoltà nell’erogazione dei nostri servizi. In questa situazione, pertanto, come azienda ci risulta del tutto impossibile prevedere se l’attuale assetto dei servizi erogati risulterà inalterato o meno. Di ciò ho già informato i Comuni soci e la Prefettura”. “Preso atto di tutto questo – continua il Presidente –, stiamo comunque approntando i migliori strumenti organizzativi per salvaguardare i servizi erogati. Non posso però non sottolineare che, nonostante essi rientrino tra i servizi pubblici essenziali, la normativa non ha previsto alcuna disposizione particolare, esponendo la collettività al rischio di interruzione dei servizi stessi. Nel caso in cui si dovessero verificare riduzioni della forza lavoro, la società si vedrà costretta, suo malgrado, ad operare delle scelte strategiche per assicurare la continuità dei servizi affidatici, dando priorità alla raccolta stradale porta a porta dei rifiuti solidi urbani. Invito, comunque, i nostri utenti, ossia i cittadini, a controllare se la raccolta dei rifiuti sarà regolarmente avvenuta e, in caso contrario, a ritirare il contenitore per riesporlo nel successivo turno di raccolta”.